Finalmente al cinema un film dello studio Ghibli, ok, non è Miyazaki alla regia, ma almeno al soggetto.
Romantico, avventuroso, alcuni personaggi sono già visti: lei assomiglia un po’ a Lana e un po’ a Nausicaa, il selvaggio a Gimpsy, c’è chi vuole rovinare tutto e chi aiutare i Prendimprestito.
Ma insomma, bello, non impegnativo, divertente. Forse un po’ fiacco sul finale, glielo perdoniamo.
Collegandomi al topic precedente di Dexter in cui parlavo di serial di alto livello, vorrei segnalare anche questo prodotto della AMC ispirata all’ononimo fumetto americano, dove lande desolate in scenari apocalittici in cui tutto il mondo sembra ormai avariato e invaso da zombie, e dove piccoli gruppi di sopravvissuti cercano in maniera nomade un posto sicuro in cui stare.
Sì lo so… so benissimo a cosa state pensando: “cheppalle la solita storia di zoombie”. L’ho pensato anche io prima di guardarne il primo episodio di cui poi mi sono innamorato.
Béh immaginate un pezzo jazz, anch’esso basato su un piccolo tema principale, magari anche ingenuo e sempliciotto, ma attorno al quale poi i musicisti costruiscono un concerto sbalorditivo.
Qui abbiamo la stessa cosa. Spesso parlando di zombies, la nostra mente torna a vecchi b-movie in cui tutto quel fascino legato alla tragicità della situazione viene sprecato per dar posto alla cazzata di turno che puntualmente riduce la pellicola in una cagata senza sapore. Qui invece la sostanza c’è tutta. Gli effetti speciali ci sono, sono bellissimi ma non rubano la scena. Il discorso è sempre quello… la bellezza, la complessità e la cura dei personaggi, così come la trama “orizzontale” (non puntata per puntata quindi) rende il tutto un ennesimo prodotto di altissimo livello. L’award ai Golden Globes come “Best Television Series Drama” parla da solo.
Ho iniziato ieri a guardare il primo episodio della seconda serie (la prima l’ho divorata) e lo consiglio fortemente per chi, avvicinandosi all’halloween di novembre, ha voglia di guardarsi qualche “mostriciattolo” fatto però con criterio.
Se poi qualcuno come il sottoscritto è interessato ai magnifici make up del serial, qui un filmato molto carino (con anche un bel pezzino jazz alla fine):
Saluti, e fate silenzio… o i “walkers” si accorgeranno di voi!
Cars 2 è un film che a mio avviso vince ma non convince. Pixar si è sempre distinta per aver fatto piccoli capolavori, singoli, che hanno raccontato una storia originale, unica e circoscritta a se stessa. Non vediamo in Pixar dei sequel, soprattutto di successo (ad eccezione dell’ottimo Toy Story 3), ma in questo caso la scelta commerciale Disneyana ha prevalso sull’unicità artistica e quindi ci troviamo con un secondo episodio che però ha qualcosa che non va.
Ad essere sincero non riesco a capire COSA davvero non vada in questo film poiché mettendolo sotto la lente di ingrandimento ogni cosa è fatta con criterio. I personaggi come al solito sono uno spettacolo! Ottimi i doppiaggi caratterizzati dai vari accenti (british per la spia da 007, il carro attrezzi con l’accento da “white trash”, la nera, l’ispanico, l’italiano etc…), i suoni sono come al solito un capolavoro (Bernulli l’italiano col canto da F1, la Citroen di loeb con il rombo da rally McQuenn con il suo solito suono pieno da V8 americano). Eccezionali anche le caratterizzazioni degli aerei. Il “single-asle” in rullaggio sul piazzale, i Jumbo o il Learjet sono l’evidente soluzione di continuità che ci porta senza sorpresa al prossimo film Pixar a tema aeronautico.
La storia è molto più articolata rispetto al film precedente, e non è affatto banale. Più da adulti forse, poiché attorno alla buona morale dell’amicizia tra i due, la pellicola ci narra tematiche attuali, come la discriminazione sociale, la crisi degli approvvigionamenti energetici e le speculazioni finanziare dei “furbetti” nascoste sotto innovazioni “Eco-Green”.
Tutto perfetto, di alto livello, eccellente, eppure… eppure non so, non fa sognare. Sarò forse perché gli Americani guardano sempre all’Europa secondo il loro punto di vista, a volte retorico e basato su luoghi comuni, mentre il primo film “americano” era basato su caratterizzazioni molto veritiere che loro in casa propria conoscono meglio.
Non saprei, quest’ultimo ha sicuramente qualcosa in meno.
È comunque una pellicola Pixar, quindi consigliata di default.
Broom brooom!
Tra le decine di serial che vedo, ci sono alcuni che spiccano per qualità sotto ogni punto di vista. Telefilm impeccabili, innovativi, che lasciano SEMPRE col fiato sospeso e che riescono sempre a rimescolare le carte. Non si cade mai nello scontato, la recitazione è d’altissimo livello, come la cura dei dettagli e la narrazione allo stato dell’arte.
Tra questi in “cimissima” ci metto serial come Breaking Bad, come Lost (ormai terminato), come House, come il nuovo The Walking Dead e – se non il mio preferito in assoluto, direi quasi – DEXTER!
È iniziata da poco la sesta stagione e manco a dirlo stiamo volando ALTISSIMI!
Consigliatissimo, in lungo e in largo, in alto e in basso. CA-PO-LA-VO-RO!
Strongly suggested! Altro capolavoro made in USA, dove la solidità narrativa, l’interpretazione, la regia e il dettaglio porta il tutto ai massimi livelli. Gli award non si contano e posso solo dirvi: guardatelo!!!
Ooohhh.. finalmente, in mezzo a tante porcate cinematografiche si ritorna un po’ su di livello e qualcosa di decente salta fuori.
Film carino, ambientato negli anni ’80, ma che soprattutto riporta ai film fanciulleschi di quell’epoca. A me vengono in mente molto film come i “Goonies” o “E.T.”, quelle tipiche pellicole in cui i protagonisti sono i ragazzi. Qui Spielberg è solo produttore ma il suo tratto sognatore si sente ed è unito al lavoro di Abrams che, su una storia non proprio originalissima, aggiunge però regia e fotografia di alto livello. Al di là di quel che si può pensare, non è l’effetto speciale che caratterizza questo film, ma l’introspezione psicologica dei giovani protagonisti nel loro cammino di crescita, nelle avventure che incontrano e nelle relazioni parentali a loro attorno cucite. Il tutto realizzato sapientemente, con criterio e in maniera non banale.
Non è un estremo capolavoro del cinema, ma è una pellicola che intrattiene e diverte e che nel mio caso ha consentito al pelato di viaggiare indietro nel tempo, ritrovando almeno in parte le sensazioni che regalavano i film “dei nostri tempi”.
Bèh insomma, questo mi sento proprio di consigliarvelo. 😉
Cips e ciaps.
Film carino sull’onda di “hangover”, solo che i termini qui cambiano un po’, nel senso che il film è meno cazzone e i personaggi sono caratterizzati dal loro essere “reali”! Io che non sopporto poi le donne frustrate che soffrono di invidia nei confronti delle altre, sono arrivato addirittura ad innervosirmi in certi punti, proprio per il realistico ritratto che ne viene fatto. Il cast lavora davvero molto bene e non manca di certo qualche scena comica. Il cagarone collettivo è una scena epica da non perdere!!!
Non è un film da cineteca goliardica come Hangover o Wedding Crashers, ma è un film di cui tutto sommato consiglio la visione.
In attesa di film decenti, per il momento il web propone di nuovo un container pieno di commedie romantiche. Alcune le ho cestinate al volo per evitare di sfondarmi i maroni, altre invece sono al vaglio.
Questo giro è toccato a Something Borrowed. Commedia leggera tipica americana, basata sulla “chimica” tra due vecchi compagni di scuola. Il LUI del caso sta per sposare la migliore amica di LEI ma le cose si complicano per ovvi motivi. Soprattutto grazie all’interpretazione di Krasinski che recita la parte dell’amico più sincero di lei, il film assume anche toni da sitcom e in alcuni casi diverte pure.
Non è un filmone ma neanche una cagata. Direi che è un film forse “per donne”, ma si lascia guardare in una serata tranquilla o in compagnia di una “lei”, e poi lo so che tra voi ci sono inguaribili cazz… ehm… romantici.
Film nella media. 🙂
La Cortellesi è bravissima, gli attori di contorno fanno ammazzare dalle risate e il tutto mi sembra confezionato molto bene. Così carino che non si nota neanche la presenza di Raul Bova (per il quale vale la teoria “Bellucci”).
Consigliato. 🙂
Sono stato quasi obbligato a vedere questo film, e direi che i miei timori a riguardo erano ben fondati. I film italiani di questo tipo li reputo come al solito una semplice merda! La mia tesi poi non cade mai: un film con la Bellucci è a mio parere sempre una cagata, e non basta la presenza di De Niro a sollevare il livello di questo pataccone provinciale a tratti penoso. Verdone è bravo in quelle sue cosine, ma ormai pur cambiando i film e le sceneggiature, i personaggi che interpreta sembrano sempre gli stessi, perennemente fossilizzato in quelle caratterizzazioni che si ripetono ogni volta. La coppia “scamarcio-chiatti” è roba adolescenziale e ve la risparmio. Unica nota simpatica è forse il gruppetto di toscani, soprattutto quello un po’ “problematico” interpretato da Pantani.
Per il resto la solita italica sciatta minestra…
Altamente sconsigliato.
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