FILM: He’s Just Not That Into You

Commedia romantica e molto divertente del 2009.
Il film è incentrato sull’ingenuità della simpatica Gigi (interpretata dalla brava Ginnifer Goodwin) su cui poi si basa il pensiero principe della pellicola, ovvero come le donne sin da piccole vengono abituate a credere che se un uomo le tratta male in fondo è innamorato di loro, portandole di conseguenza a vivere una serie di equivoci, di auto-convinzioni e surreali riscontri emotivi che si scontrano poi con la razionalità maschile basata sul semplice principio che (come da titolo) “se non ti chiama è perché semplicemente tu non gli piaci abbastanza”. La nostra protagonista, come un perno centrale, lega le vicende di personaggi intrecciati tra loro che vivono contesti sentimentali turbolenti. Affronterà un percorso che le consentirà di capire qual è la regola è qual è l’eccezione. Ovvero… una donna che vive assurdità relazionali e poi trova l’amore della sua vita è la conferma della regola a cui sono sempre state abituate a credere, o è l’eccezione? è sempre vero in un mondo cinico che si è trattate male da chi in fondo non è realmente innamorato?
Béh Gigi lo scoprirà da sola in questo divertente film che riesce a regalare molti sorrisi.

Il cast è pregevole e lavora molto bene: Ginnifer Goodwin, Jennifer Aniston, Jennifer Connelly, Drew Barrymore, Scarlett Johansson, Ben Affleck, Bradley Cooper, Kevin Connolly, Justin Long… sono sicuramente una garanzia.

Consigliato. 🙂

FILM: The Hangover Part II

Ho visto The Hangover Part II, e mi sono letterlamente pisciato addosso dalle risate!

La qualità è buona e il livello alto. Già col primo, Phillips ha aperto un nuovo modo di fare comicità cinematografica, e la chiave sembra funzionare a dovere, e col secondo sembra confermare come questo modo di raccontare situazioni improbabili ai limiti dell’assurdo sia davvero efficace.
La griglia su cui è costruito il film è la stessa, ma a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare non è deludente, anzi. Si parte da un punto fermo per poi sbizzarrirsi con “variazioni sul tema” che non deludono e nel mio caso posso dire di essermi ammazzato dalle risate!
Una delle prime cose che può saltare all’occhio è l’impietoso (ed improbabile) paragone con la cinematografia comica nostrana, dove i cinepanettoni ricalcano sempre le stesse formule, con le stesse battute, annoiando, e proponendo sempre le solite chiavi di lettura. Qui invece è come ascoltare le variazioni dell’Eroica di Beethoven, sul tema principale gli autori costruiscono con fantasia le situazioni più assurde, dove lo sboccato calza davvero a pennello e dove il tutto è costruito così solidamente da non lasciare nulla al caso.
Il discorso è sempre quello: solida base narrativa, dettagli, caratterizzazioni, ottima recitazione… la ricetta funziona. Il Cast si riconferma solidissimo e in alcuni casi migliora anche. I personaggi – protagonisti e comparse – sono strepitosi e non deludono le attese. Divertente anche in questo caso la breve comparsata di Tyson che ci porta come nel primo episodio, ad un finale che tra i titoli di cosa mostra le foto ESILARANTI di ciò che è accaduto durante la “notte da leoni”. Una delle parti più divertenti del film.
Il primo episodio ha l’onore di aver aperto questo tipo di “gioco” e di essere stato quindi il “Game Changer”, ma credetemi, col secondo non vi annoierete, anzi…
Il resto ve lo lascio scoprire da soli, poiché ve lo consiglio fortemente!!! ;)

scala reale

nessuno fa scala reale a poker, max.
e non se n’era neanche accorto,se non glielo diceva andrea. io ero muto. mi ha spaccato la mia semplice scala all’allin!

chiediti se la fra deve dirti qualcosa 😉

Titano, Dione, Pan e Pandora: quattro mondi attorno a Saturno

tratto da:

Titano, Dione, Pan e Pandora: quattro mondi attorno a Saturno

Osservate bene questa immagine: quante lune riuscite a scorgere? C’è chi risponderà 2, chi tre. Ma in realtà sono ben 4. Il primo chiaramente, quello più lontano sullo sfondo, maestoso, è Titano, la più grande luna di Saturno e una delle più grandi dell’intero Sistema Solare. La parte scura nella zona superiore di questo mondo perennemente nuvoloso è il Polo Nord. Di Titano sappiamo tanto, quindi è bene passare agli altri satelliti naturali visibili in questo scatto. La seconda luna più evidente è Dione, visibile in primo piano. Il satellite presenta crateri e scogliere di ghiaccio. E’un mondo freddissimo, come un pò tutti a queste distanze dal Sole. Dione fu scoperto dall’astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini nel 1684. Deve il suo nome a una ninfa sorella di Crono secondo la mitologia greca; quelli che sporgono da sinistra sono i diversi anelli di Saturno, il gigante gassoso. Uno tra questi presenta un divario buio, e prende il nome di divisione di Encke, in onore dello scopritore. Sulla destra, appena fuori dagli anelli ecco il piccolo Pandora, il mondo scelto da James Cameroon per il suo grande successo  Avatar. Pandora è stato scoperto nel 1980 dalle fotografie riprese dalla sonda Voyager 1. Misura 80 Km di diametro, quindi un mondo molto piccolo. Dov’è il quarto satellite? Torniamo al divario tra gli anelli, in quella fascia che abbiamo denominato divisione di Encke. Ecco Pan, il più interno satellite di Saturno, un mondo di soli 35 Km, ma con una massa sufficiente a tenere lontani gli altri piccoli corpi ghiacciati nella divisione, che appare appunto sgombra.

FILM: Mona Lisa Smile

È un film del 2003 che non avevo ancora visto e che mi è piaciuto molto.
Ambientato negli anni 50 racconta di come una professoressa californiana (quindi più bohemien e liberal) viene assunta in un serioso college femminile di alto rango, dove l’apparenza solenne sembra essere tutto.
Il “professore fuori dagli schemi” che cerca di spezzare i cardini formali di un istituzione severa ci riporta al famoso “Dead Poets Society” (L’Attimo Fuggente), senza però lo stesso struggente e poderoso impatto emotivo e rivisto in chiave femminista.
La trama (tratta da una storia vera) è un bel ritratto dell’ipocrisia puritana americana che in quegli anni successivi al secondo conflitto mondiale e precedenti alla guerra fredda, vedeva nella famiglia tipica ruoli precostituiti e nello specifico quello delle giovani donne, il cui principale scopo di vita era trovare un buon partito e sposarsi, spesso prima della laurea. La figura di “brava moglie” che passa l’aspirapolvere mentre legge e cucina il polpettone era così radicato a livello sociale da sovrastare per importanza i percorsi scolastici, anche quelli di istituti rigorosi come quello descritto. È quindi chiara l’impronta femminista che vede la protagonista scontrarsi contro quegli stilemi che in alcuni casi hanno precluso alle donne una scelta autonoma, soprattutto professionale.

Il cast è molto ricco: Julia Roberts, Julia Stiles, Kirsten Dunst, Ginnifer Goodwin, Maggie Gyllenhaal etc.
Le signore recitano molto bene e riescono con talento e naturalezza ad indossare ruoli ben scritti e caratterizzati a dovere, così come degni di nota sono i costumi, le scenografie e i dettagli che ci immergono con efficacia in quest’epoca post bellica.
A voler fare i puzzoni, forse qualche piccola moraluccia un po’ scontata la si poteva evitare, ma nel complesso il film mi sembra ben strutturato, scorrevole e soprattutto privo di quell’odioso zitellame acido che contraddistingue le pellicola a matrice femminista.

Consigliato.

FILM: The secret world of Arietty


 

Finalmente al cinema un film dello studio Ghibli, ok, non è  Miyazaki alla regia, ma almeno al soggetto.

Romantico, avventuroso, alcuni personaggi sono già visti: lei assomiglia un po’ a Lana e un po’ a Nausicaa, il selvaggio a Gimpsy, c’è chi vuole rovinare tutto e chi aiutare i Prendimprestito.

Ma insomma, bello, non impegnativo, divertente. Forse un po’ fiacco sul finale, glielo perdoniamo.

 

PC Nuovo

Quest’anno per il compleanno, il pelato ha raccolto qualcosa d’importante. I brasati di Gambara collettivamente hanno regalato a quest’Aquila settembrina dalla scocca implume (nda. Francesco Casale) un processore e una scheda madre per l’assemblaggio di un pc nuovo, “costringendomi a spallate” ad un cambio rimasto in sospeso da troppo tempo.

Nei giorni successivi ho recuperato i pezzi “di contorno” al cuore del pc, tra cui un “tamarro-case” gentilmente regalato da Lorenzo, con ventolone e luci blu alla “Nerds & Furious”, di quelli che dopo averli visti ti immagini vestito da discotecaro mentre dici “porcoddue me ne sto andando in botta!”. Attacco anche l’allegato alimentatore da 600w ma gli animi si spengono presto, mentre altri non si accendono proprio. Una volta data la corrente e premuto il “commutatore”, dal pc non ho reazione alcuna! Spento, fisso, immobile… come il pisello di matusalemme dopo una notte a Palazzo Grazioli.
Riattacco l’alimentatore alla vecchia scheda madre di Lorenzo e mi accorgo che l’elettricità passa nel sistema ed ipotizzo quindi un qualche problema alla scheda madre, con conseguente fischio dal mio basso ventre, simile a quello udibile durante lo start-up di una turboventola Pratt & Whitney.

Passano alcuni giorni tra bestemmie aramaiche e telefonate, terminate con la convocazione di Lorenzo e Cits per un consulto incrociato sui sintomi ed eventuali terapie che ci portano a testare l’alimentatore in questione con un piccolo apparecchio “fottutamente geek” (per dirla alla Tarantino) che Cits ha preso in prestito da Federico “il moderato”. L’alimentatore non da segni di vita e il tester – come la scheda madre – in suo contatto rimane immobile come Serena davanti ad un piatto di Sushi.
È ncora ignoto il motivo per il quale il maledetto – tramite qualche contingenza elettro-voodoo – continua a funzionare con la vecchia scheda, ma mi convinco a bypassare il problema acquistando direttamente un alimentatore nuovo.

Dopo un accurata ricerca del pezzo giusto, tra marche, caratteristiche, prezzi e consigli pressanti a 360°, decido di puntare su un bel 650w della Corsair. Prezzo buono e alimentatore splendido, confezionato dentro un sacchettino di velluto sintetico, tanto da far apparire grottescamente questo componente hardware come un articolo da orefice.

Porto a casa l’elettromonile ed eseguo un intervento a case aperto che mi consente di assemblare il tutto nuovamente. Attacco i dischi, il dvd, i connettori, cavi, pin, USB, SATA, cip e ciop, trick & track, KGB e CIA… SIII… PUÒÒÒ… FAAAREEEEEEE…!!!
SWITCH ON… e LUCE (blu) FU!

Bene, scheda e cpu vanno, hdd e ventole girano e il pc si accende.
Installo tutto da zero e rimetto le cose sui binari. Dopo una giornata intera passata tra installazioni, aggiornamenti e riavvi faccio qualche test veloce e mi compiaccio del risultato. Il pc funziona.

Béh, che dire… grazie ragazzi! 😉
Diego.