Come da titolo:
Da dimenticare poiché il tasso di figura di merda ha superato la soglia limite, lontanamente immaginabile, prevedibile e controllabile. Da ricordare in quanto nella storia della Gambara ovviamente non possono mancare episodi che ne scandiscono il cammino e da un punto di vista anche la “crescita”, che sia anagrafica o qualitativa, Insomma, citando il film Renegade con Terence Hill: “le stronzate restano!”
Una ricostruzione filologica della serata del 6 agosto a casa di Caccia sarebbe forse un po’ presuntuosa, vista la difficoltà nel reperire fonti “attendibili” che permettano di ricomporre in maniera cronologicamente esatta gli eventi tra chi era troppo bevuto per aver memoria del disastro, chi limitandosi a risate isteriche ha preferito rimuovere in una subconscia difesa cerebrale, chi non c’era ma gìà si prepara a “distribuire” in giro una propria romanzata e autografata versione e chi invece a seguito della serata non è più rintracciabile, costretto a cambiar cittadinanza dalla paura di ritrovarsi nuovamente faccia a faccia col “molestatore di Corsico”.
Insomma, come succede per le calamità naturali, allo stato attuale possiamo solo fare una stima dei danni, nonostante qualcuno attualmente stia comunque cercando il modo di riparare al disastro, suscitando però non poche risate.
Immaginatevi la scena da graphic novel poliziesco americano: il sergente negro, visto di spalle nel suo ufficio, controluce in una finestra dalle sottili persiane, mug di caffè “very american crap style” e foto di ricercati alla parete tra cui LUI. Inconfondibile:… camminata dritta da scopa nel culo (alla NASA ancora ne stanno studiando la distribuzione dei pesi) barbetta incolta, fronte così alta che ha iniziato a fare il giro sull’emisfero opposto del cranio, occhio da “Torba Rossa” e sorrisetto che a metà tra il “piccola canaglia” anni ’20 e un malefico ghigno sardonico ti dice “sto rompendo i coglioni, lo so e non me ne frega un cazzo!”.
Parliamo di Cits ovviamente, anch’esso invitato a casa Caccia il 6 agosto, cena pre-feriale che ha raccolto il sottoscritto, Tano & Monica, due “amiche” di Caccia e il Cits, tutti in una serata diversa dal solito e forse “speciale”.
Speciale perché già il sottoscritto non ha potuto fare a meno di sottolineare come in Gambara di figa ne sia sempre entrata poca (non a caso tutti noi la tipa l’abbiamo trovata al di fuori) e come questo gruppo di cazzoni si sia spesso macchiato di quello sfigame da “mirtillo giallo” che le donne certo non le avvicina, anzi…
A questo non hanno certo dato una mano le varie amiche/colleghe, delle varie “consorti di turno” che in ogni puntuale occasione hanno sempre proposto “conoscenze” appartenenti a cinque categorie:
1. Le klingons, suddivise a loro volta in due sottocategorie: A) le “sanitarie”, veri e propri cessi multiuso. B) le carrozziere: cofani, bauli e parafanghi di ogni tipo!
2. A.I. acronimo di Intelligenza Artificiale: alcune anche carine, ma così rincoglionite da ritenere “artificiale” un così basso livello cognitivo.
3. Wooden Pussy o Fighe di Legno: Acide frigide e soprattutto delle gran rompicolgioni, se poi terone siamo a posto! Alcune sposano anche caratteristiche Klingons, mentre altre fanno pure le fighe menandosela, magari recitando la parte di quelle che “non la danno in giro”, nascondendo come invece la verità è che a loro nessuno gliela chiede.
4. Asciugone: quelle usano il pirla di turno per sfogare le proprie frustrazioni personali. Il malcapitato di turno si illude di potersela bombare asseconodandola e credendosi “l’uomo che gli sta vicino”, insomma… uno che non ha capito un cazzo!
5. Enterprise Edition: raccolgono le caratteristiche comuni a tutte le categorie. Brutte come un lunedì mattina con sciopero dei mezzi, simpatiche come un multavelox, noiose come un film di Nanni Moretti e con apparato cerebrale softwarizzato Clementoni.
Questo è il motivo in genere per il quale io Cits, Seba e altri generalmente abbiamo sempre detto “no” a questi incontri preferendo (non a caso) trovarci le donne al di fuori da quello sfigame da Mirtillo Giallo che ultimamente ha infettato non poco la GambaraAlcoolica. In caso contrario, l’approccio diventa ludico, quindi occhiata reciproca del tipo “come al solito? Ovvio!” e ci si butta in questi incontri col solito spirito da: “se sono fighe bene, se fanno parte del solito repertorio ci mettiamo a prenderle per il culo, birra rossa alla mano e via di risate!”
Ebbene… considerato come in gambara la gente brillante non manca (pur non essendo dei Giorg Cluni o Chevi Scosner) abbiamo deciso di accettare l’invito a casa Caccia, che ha deciso quindi di spezzare il clima da “universitario sfigato” proponendo due elementi degni di nota, esponendosi tra l’altro personalmente presentandoci non solo due sue amiche e non due colleghe infermiere parigrado ma due dottoresse, carine, simpatiche e per nulla banali. Già dai primi istanti e dalle prime frasi del tipo “la moretti in genere non mi piace ma la rossa merita” si notava come le ragazze erano di matrice buona. Non ritrose davanti ad un bicchiere e sbarellate al punto giusto. (Una non paga il bollo dell’auto da 7 anni, ma questo meriterebbe un discorso o un mutuo a parte). La serata nel suo trascorrere dimostra come le due in questione “ci stanno dentro”, di quelle che se gli parli rispondono senza dovergli tirare il cordino!… in italiano!… che capiscono le barzellette!… non menose o ritrose, divertenti… insomma un crescendo di positività che culmina con il loro apoteottico conoscere ed apprezzare la grolla! Roba da portarsi dietro un prete per sposarle al volo!
La serata come si può capire si è presentata come una di quelle che in ambito Gambara sono più uniche che rare a cui non si può mancare, di quelle da prendere in considerazione. In definitiva… se c’era una serata che non ci si poteva permettere di sputtanare era questa.
Bene… LUI ci è riuscito!
Come dissi a Cits sul divano di casa sua in un briefing “post disastro”, tra una risata e un “bicchiere d’acqua” (AHAHAHA) la prima cosa che uno istintivamente è portato a fare è citare il film “Amici Miei” con “che cos’è il Genio?” Perché la serata ha mostrato tutta la genialità di un membro Gambara nel riuscire a mandare a puttane l’unica serata che non poteva permettersi di rovinare! Cits ci è riuscito!
Un Cits che dopo la “scarcerazione” ha ritrovato alcuni stati di forma ormai dimenticati, quali serate goliardiche a suon di poker, alcool e rutti parlati! Serate in cui il tasso alcolico prima negato dal regime proibizionista, ha permeso a Cits di sbragare in serate casinare! Come quando in una precedente serata a casa Caccia (non certo un convento di suore) dal casino da lui generato (salti sul tavolo compresi) ho potuto per la prima volta sentire l’iper accogliente Caccia dire: “Ragazzi… andate a casa!”, vedendolo poi fuori saltare stile “cavallina” addosso a Lioi che forse solo grazie al “baricentro basso” è riuscito a stare in piedi!
Alcuni dicono che Cits storicamente ha sempre retto poco l’alcool, citando famose serate allo “Sphinx’s”. Altri attribuiscono la “vulnerabilità” al suo non bere mai alcool, neanche a pasto se non in sbragate serate da amici.
Ma l’alcool si sa, enfatizza gli stati d’animo precedenti alla bevuta, quindi se sei depresso, ti deprime di più, se sei gasato ti gasa di più e soprattutto toglie alcuni “lucchetti”.
Cits forse ultimamente è come uno di quei corpi celesti alle porte dell’universo in cui bollono masse di gas ad alta pressione che per forza gravitazionale a volte sfociano in bestemmie ruttate e rabbie represse che altre volte si trasformano in atteggiamenti da “Diavolo di Tasmania” (che mai come in questo caso hanno fatto danni). Insomma era sbarellato di suo e forse è per questo che Tano ritiene fosse sobrio.
“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione!”
1. Fantasia: di sicuro! Le stronzate che riusciva a tirare fuori davanti alle due tipe allibite erano degne di uno dei più quotati creativi della New York più snob!
2. Intuizione: ci vuole un genio per decidere di fare il pirla proprio in questa serata!
3. Decisione: deciso, deciso… non ci pensava due volte prima di dire o fare una minchiata!
4. Velocità di esecuzione: credo che il tempo impiegato dalle tipe per pensare “questo è paranoico” sia da record!
La serata mi ricordava il Cits quando alla ragazza di massetti diceva “chiudi la bocca che prendono freddo i denti”, o Caccia che ruttava in faccia alla Marzia! Il tutto però in modo molto più molesto e violento. Si impuntava sulle cazzate facendo discorsi da ingegnere, in maniera ottusa e volutamente irritante. Scostante all’ennesima potenza con le ragazze che non hanno potuto evitare di dire una frase che ha peggiorato le cose: “sei il solito ingegnere”! A quel punto era come vedere un canile in cui si aprono all’unisono le gabbie! Da Cits sono partite puttanate a cascata condite da continue frecciatine acide alle tipe allibite.
Chiamava le barzellette, ma appena uno iniziava a recitarle lui raccontava subito il finale suscitando la continua incazzatura delle ragazze che lo avrebbero lapidato sul posto! Ovviamente lui si giustificava dicendo “ma sììì, chi cazzo se ne frega di tutta la storia, la gente vuole il finale, non rompete il cazzo!”
Vi lascio immaginare lo sguardo delle due dottoresse, Miriam e Marta, tra Tano che catatonico da mesi ormai non parla più assorto tra i suoi problemi di mutuo, la Monica che pensava alla cucina nuova, Caccia con lo sguardo da “ma porcodio Cits” e la Francy che in silenzio sembrava il nocciolo di un reattore nucleare in continuo surriscaldamento.
Ad un certo punto della serata mi sono ritrovato a parlare sul balcone con Miriam, una delle due (che ha riconfermato non essere affatto ragazza banale), quando spunta fuori Cits lanciando come al solito una delle sue stronzate (e facendo uscire la zanzariera dalle guide tra le madonne di Caccia), con la tipa che vedendolo arrivare si è nascosta dietro di me nel tentativo vano e disperato di non farsi vedere.
Cits come un cane sciolto per tutto il prosieguo della serata a tal punto da portare Francy a sbatterlo fuori di casa mettendo fine alla serata. Cits non contento, con atteggiamenti da “o qui si piazza la figa o vaffanculo” chiede il numero di telefono a Miriam, che glielo dà con lo stesso atteggiamento con cui si da della moneta al lavavetro dopo che hai appena lavato la macchina. Usciamo di casa, Caccia e Francy salgono sulla macchina delle due ragazze per farsi accompagnare a prendere le sigarette. Cits li vede e dice “eccole saliamo tutti in macchina”, mettendosi immediatamente a correre come Forrest Gump e cercando di salire in macchina, con Miriam e Marta che all’interno dicevano “vai vai, parti che sta arrivando!”. Non so come riescono ad allontanare l’animale e a partire con Cits che corre verso la mia macchina gridando “inseguiamole!”. Sembrava T.J. Hooker!
Salgo in macchina ma chiamo Cits che non si era fermato alla mia ma aveva continuato a correre; le tipe ormai sparite (mentre in macchina esprimevano a Caccia e Francy il loro sconcerto) chiamo Caccia. Mi dice che sono al distributore di sigarette ma quando ci arriviamo non li troviamo in quanto “Out of Service”. Ritorno davanti casa di Caccia che “non a caso” mi stava aspettando con Francy. Li accompagniamo in giambella a prendere le sigarette e nel breve tragitto Francesca coglie l’occasione per sottolineare il suo disappunto nei riguardi dell’atteggiamento del Cits, che in risposta non si smentisce, rispondendo con un animato “Cos’ho detto? Eh.. no dimmi, cosa ho detto? No sentiamo allora?!? E poi secondo te se erano infastidite come dici mi avrebbero dato il numero di tel? Vuol dire che ci sta, no?”. La Francy a metà tra l’essere basita e incazzata mentre Caccia tramite lo specchietto retrovisore con lo sguardo mi riproponeva il suo “ma porcodio!”. Riaccompagno a casa Caccia che mi dice “dopo chiamami”! Ahahahahha…
Accompagno Cits a casa che nel tragitto apre un dialogo su cui ogni commento è superfluo:
• CITS: “quale vuoi?”
• DIEGO: “Cosa vuol dire “quale vuoi”, Cits?”
• CITS con tono fermo: “no no, dimmi quale vuoi perché sai l’amicizia viene prima quindi dai dimmi subito quale vuoi così… e no cazzo…”
• DIEGO ” ?!? Cits … è una prima uscita, non è che assegniamo le targhette e via…”
• CITS: “Io comunque preferisco Marta. Fisicamente… e poi la faccia le labbra… e poi le possiamo sentire, c’ho il numero!”
• DIEGO: “Ehm… sì, dell’altra però! Di Miriam.”
• CITS “sai cosa ti dico le invitiamo ad uscire, perché qui bisogna scopare, e mettiamo le cose in chiaro subito, o si scopa o vaffanculo…”
• DIEGO: “No Cits! Se le inviti già subito adesso capiscono l’antifona e ti sfanculano subito lascia perdere! Poi fai la figura di merda!”
• CITS: “Ormai…”
• DIEGO: “Ormai cosa?”
• CITS: “Il mex, ormai l’ho mandato!”
• DIEGO: “Ma no Cits, porcodio… cosa gli hai scritto?”
• CITS: “Se venerdì (due giorni dopo) gli va di fare un’uscita a quattro!”
• DIEGO: ” … ”
Inutile dire come Miriam non abbia risposto!
Arrivati sotto casa di Cits, lo saluto e poi lo vedo scendere, camminare veloce – quasi da podista – con la sua solita postura urlando “minchia come sono fuoriiiii”. Come dire: andato!
Dopo chiamo Caccia per un debriefing della serata che ci impegna per qualche minuto e sul quale emerge il comune pensiero di come Cits dovrebbe vedere meno Sara, ma soprattutto sfogarsi di più con gli amici anziché fare figure di merda! A Caccia poi dico “comunque Cits è tutto tranne che un pirla, vedrai che domattina si renderà conto”.
Ehehehe puntualmente la mattina dopo mentre sto disegnando mi contatta in MSN dicendo:
• CITS: ah ci sei?
• CITS: io sono in coma
• DIEGO: eheheh
• DIEGO: te credo ieri hai bevuto come un animale ed eri fuori come un pistone sbiellato
• CITS: minchia quanto cazzo ero fuori
• CITS: una fatica ad alzarmi stamattina
• DIEGO: tanto ehehehe
• CITS: e a capire che cazzo mi è successo alla testa
• CITS: devo aver fatto delle figure di merda stellare ahah
• CITS: di sicuro non le vedo +!
Direi che inutile aggiungere altro! Suggerisco a Cits di chiamare sia Caccia che la Francy, i padroni di casa, mentre intanto racconto la cosa a Seba che si ammazzava dalle risate al telefono! Parte poi una chat congiunta tra me, Cits, Seba che rideva, Carmine che sapeva qualcosa da Cits ma moriva dalla voglia di sapere e Paolo che non sapendo nulla della serata non capiva un cazzo!
Cits manda un messaggio cumulativo di scuse e ne manda uno anche a Miriam (era meglio una chiamata magari) chiedendo scusa dell’atteggiamento “da vero bollito” tenuto la sera prima! Lei risponde con “Figurati capita anche agli ingegneri… Bollito è il termine giusto!” AHAHAHAHAHAH! La risposta parla da sola!
Pochi giorni dopo, parlavo con Seba di un eventuale tentativo di “recupero” da parte di Cits che – consigliato da un collega – pensava di organizzare una cena a casa sua. La frase di Seba rimarrà nella storia: “A casa di Cits?!? Nooooo… queste non ci vengono ma neanche… alle due tipe devi dare almeno una via di fuga!” Ahahahah!
Béh, il resto è storia di tutti i giorni! 😉
Diego!