in partenza per il bernina

allora si parte!

domani sera io e riccardo andiamo da paola, a varenna, in treno. poi sabato sul bernina, e da lì è tutta bici.

ieri sera le prove di carico hanno dato esito positivo, credevo molto peggio 🙂

cercherò di fare molte foto non pallose e scrivere al ritorno dal viaggio.

ciao e buone vacanze a tutti

Da St. Moritz a Passau, bozza

ok, l’idea c’è. Con Riccardo dopo varie elaborazioni, passando dal GR20 in Corsica, alla Romantiche Strasse, si arriva ad un percorso plausibile, St. Moritz (Svizzera) – Passau (Germania), vedi mappa:

http://tinyurl.com/passaubozza1

ora ne discuteremo, organizzandoci su dettagli come tenda e bagagli vari, tempi e modi. l’idea è di partire il 15 agosto e arrivare a Passau in 8 giorni, ma non ci corre dietro nessuno.

Una presentazione del viaggio di un cicloamatore, Santo Foti, che ha fatto qualche anno fa lo stesso percorso, ci conforta della fattibilità. A presto per nuovi sviluppi, intanto vi presento il mezzo: http://www.gambaraalcoolica.it/img/crooked%20frw.png

5 miglia del ghiottone

bella giornata (quasi 3 a dire il vero) con steve, elisa, simo, rob

con i quali ho fatto una grande abbuffata di cibo, vino, amicizia, moto, laghi….

foto:

http://www.gambaraalcoolica.it/cms/gallery2/main.php?g2_itemId=3661

 

val grande, inviolabile

appena tornato dalla val Grande, vicino a Domodossola, ovest del lago Maggiore. Nico e Mizzio mi hanno fatto da guide in questo bel giro, che non è stato semplice, anche per via della neve.

qualche foto: http://www.gambaraalcoolica.it/cms/gallery2/main.php?g2_itemId=3201

Prossimamente, altre foto e miglior commento.

cits

BENVENUTO BRAULIO

LUNA HA SFORNATO IL PUPO

edinburgo, scozia, data 15 aprile 2009, ore: 18:10:47

dal messaggio originale di paolo:”è stato un po’ troppo epico, ma è finito. Il bebè sta bene e ha parecchia potenza polmonare. Luna è esausta ma è ok. A presto dettagli”

welcome, braulio!

NEWS: si chiama Daniel l’ultimo Besana arrivato. ecco le foto che ha mandato Luna

Ecco quella che ha inviato Paolo

E mo’ basta veramente però!

Dopo una settimana di “dieta” causa forte sinusite, mi sono detto “eh che cazzo basta”.
Oggi dopo aver accompagnato mia madre per la terapia al San Carlo mi sono diretto sia al Gigante che all’Auchan per fare provviste!
Il pranzo inizia con filetti di tonno tra salsa di soia limone e pepe cotti alla piastra, nervetti e siccome “la buca l’è minga straca se la sa nò un po’ de vaca”, un pezzetto di taleggio nostrano ha coronato il tutto!
Pasticceria siciliana per dolce.
Tutto ovviamente annaffiato da una bella bottiglia di Soave!
Stasera penne alla Vodka
Aaaaaaaahhhhhhh….

 

 

Donne…tududù…

Tosto mi accingo a cavalcare un’onda verde, quando il ritmo viene spezzato da una strana visione.

Penso ad un giuoco di luci, dato che il tramonto è vicino. In più minaccia una pioggerellina fastidiosa. In più io stesso sono infastidito da una commissione che non sono riuscito a portare a termine nel modo sperato.

Fatto sta che smorzo quasi di colpo il ritmo, bello fluido e pomposo, tralasciando quell’orizzonte fisso di luci verdi che sta donando al mio bigio umore un certo senso di sollievo dopo una giornata scialba, mettendomi in scia.

Osservo.

forse mi sfugge qualcosa.

Osservo nuovamente.

Al primo semaforo, ormai rosso, rimango dietro, poso il piede, e continuo a guardare. Mi sfugge qualcosa, sicuramente, non c’è dubbio, mi dico.

La figura davanti a me è quella di una ragazza: citybike, zainetto, cappello, giaccone. Il pantalone, svolazzante da una gamba, è meticolosamente raccolto dall’altra con una cinghietta.

Continuo a non capire.

Al semaforo dopo mi accosto e chiedo, fintamente distratto: “scusa, ma cos’è quella cinghietta alla gamba sinistra?”

Lei risponde cortese e serafica: “serve per non sporcarsi i pantaloni con la catena della bici, è molto utile, sai!”

Guardo di nuovo la gamba sinistra meticolosamente imbragata.

Guardo di nuovo, per l’ennesima volta, la catena sul lato destro.

Guardo lei.

Il semaforo diventa verde e riparto perplesso. Considerevolmente bislacco, piuttosto anzichenò…..

by dane

Macialonga – carrozzina – interno

dedicata al racconto che carmine e alessandro conoscono, della nostra stramilano di qualche anno fa.

Rammento al lettore l’episodio, che ha ispirato il mio ispirabile collega Peppo (al secolo Giuseppe Zanotti).

Cits, Carmine e Alessandro correvano la stramilano, circa a metà strada, cioè all’ottavo chilometro, quando le forze iniziavano a venir meno. notiamo una mamma sulla trentina. Spingeva la carrozzina, con fare atletico, e giuro che non siamo riusciti a starle al passo, nonostante le sue grazie abbiano giovato al fine gara  di carmine 🙂

 

Macialonga – carrozzina – interno

Vento contrario inusitato e – che piacere –
crepitìo di ruote plastiche inadatte
alla velocità, ballonzolìo
piacevole di varie superficie accidentate
lungo percorso nuovo di mai visto cielo.
Asfalto, sampietrini, pavé e brecciolino
Corre la mammatletica, mi spinge
dentro la carrozzina in marcialonga
e supera supera per allenamento
e, grande mamma, vai! e va veloce.
Guarda! Talvolta qui qualcuno sporge
la testa in corsa e io saluto
e il sonno mi rapisce,
il cielo mi confonde e non vedrò
io non vedrò il traguardo, mamma,
tutto mi rimbomba voglio un bacio,
voglio una mano, no voglio il mio ciuccio
no voglio la tetta, mamma, voglio, voglio…

(Peppo)