FILM: Anamoprh

Livido thriller poliziesco, basato sugli enigmatici eventi di un artista serial killer “un po’ particolare”.
Il film mi è piaciuto. Adoro gli attori (un ottimo Willem Dafoe e un sempre grande Peter Stormare) e il tono livido generale del film. Credo che molti lati si potevano approfondire di più. Si poteva dare più spazio alle immagini degli enigmi visivi. lasciando più spazio al pubblico per poterci “giocare” durante lo scorrere della trama. Anche la caratterizzazione dei personaggi è un po’ stentata e raffazzonata e molte cose vengono date per scontate. Capisco il voler non rivelare subito molti aspetti – anche riguardo il passato del protagonista – ma si ha a volte la spiacevole sensazione di non aver capito un cazzo per troppi tasselli mancanti, rivelati solo in conclusione. Inizialmente sì ha quasi l’impressione di assistere al secondo atto di un precedente episodio non ancora visto.
Al di là di ciò mi sento comunque di consigliarlo. Non è un cult movie, ma merita di essere visto, anche per il suo non cadere nelle solite banalità gratuite che generalmente film di questo tipo regalano.

PS: il film mi da da pensare… l’artista serial killer potrei essere io tra qualche anno se non esco dal mio sclero!

FILM: The Adjustment Bureau

Film molto bello e suggestivo che a me è piaciuto e che consiglio vivamente. È basato sull’eterno chiederci se siamo preda del nostro destino o se abbiamo libero arbitrio, soprattutto quando sono i nostri istinti emotivi a costringerci ad andare contro le “regole” imposte da “guardiani” che – secondo ciò che di noi è già “scritto” – ci impongono strade predefinite, negandoci (o cercando di farlo) qualcosa che desideriamo fortemente.
Consigliato.

TV DOCUMENTARY: BBC A Horizon Guide – Space Shuttle

Mentre da noi il palinsesto televisivo è ormai costituito quasi totalmente da geriatrici cialtroni e ciccione peracottare che litigano urlando in vernacolo provinciale, la BBC continua a sfornare documentari interessanti. Dopo quello straordinario dedicato a Chopin, la TV inglese con la serie Horizon ha dedicato un episodio allo Space Shuttle.
Consigliatissimo.

FILM: The Red Baron

Il film dedicato al noto asso tedesco non è sicuramente come ce lo si aspetta. Non è dedicato alla teatralità di combattimenti di volo, non ci sono aneddoti particolari sui cameratismi militari tra i compagni di squadra e la storia romantica appesa di contorno sembra essere un solo accento decorativo nulla più.
Il tutto è basato sull’introspezione del personaggio e dei suoi stati d’animo che si evolvono durante lo scorrere della sua esistenza soprattutto nel periodo bellico. Viene descritto come eroe romantico riflessivo, un po’ in contrasto con molte fonti storiche che lo hanno invece dipinto come un freddo figlio di puttana.
Due cose trovo interessanti e mi hanno incuriosito: una è il suo percepire l’uso della sua figura di eroe nazionale come propaganda mediatica da parte degli alti livelli tedeschi. Il secondo, la stella di davide dipinta su alcuni aerei tedeschi, mostrando la presenza ebrea nei ranghi prussiani durante la prima guerra mondiale. Fa rabbrividire se si pensa cosa poi accadde soli ventitre anni dopo.

Pur apprezzando il tentativo di creare un film meno “americano” e più serio, il risultato l’ho trovo davvero sciatto e senza “zing”. Le corde non vibrano in questo film. Io trovo molto lento, pesante e a tratti soporifero. Non è certo un film che tengo in videoteca.

FILM: Hall Pass

Owen Wilson è garanzia di film da rutto libero con gli amici (guardare wedding crashers per credere e ammazzarsi dalle risate) e anche in questo caso direi che ci siamo.
Ovviamente non siamo allo stesso livello di “wedding crasher” e neanche lontanamente vicini a film come “the hangover”, ma anche in questo caso un coacervo di figure di merda e scene da brasati allo stato brado assicura qualche risata.
Si lascia vedere.

FILM: A Guy Thing

Un ragazzo sta per sposarsi, ma dopo un addio al celibato si sveglia con accanto quella che si rivelerà la cugina della sposa. Non dico altro…
Commedia divertente senza pretese. Concetti ben conosciuti nel cinema e situazioni che bene o male conosciamo già. Uno di quei film dove sai già da subito qual’è la morale e dove si andrà a parare, ma forse proprio per questo lo rende buono come film tranquillo, perché sai dove si inizia e dove di finisce. Insomma, invece di deludere come quegli annunciati supercapolavori che poi ti lasciano a bocca asciutta per il solo mostrare computer grafica, qui sai benissimo sin dall’inizio che stai guidando un’utilitaria e non una F1, senza rischio di rimaner delusi. Anzi, qualche scena divertente ce la si gode serenamente.
Anche in questo caso c’è Julia Stiles (sprecata in questi ruoli da B-movie, ma si rifarà poi nell’immensa interpretazione negli episodi di Dexter e nella serie di film “The Bourn” con Matt Damon), un divertente Jason Lee ed altri attori divertenti già noti sul grande schermo americano.

FILM: The Rundown

Film con il sempre simpatico Dwayne Johnson, Seann William Scott e Christopher Walken.
Film divertente senza impegno per una serata tranquilla tra stronzate, qualche “mazzata” ripresa bene e saltuarie situazioni comiche che strappano volentieri un sorriso. Film molto leggero ma che si lascia guardare con tranquillità.

FILM: Carolina

Film che mi lascia la sensazione di un’occasione sprecata. Questo perché attorno a situazioni normali nella loro anormalità (scusate il gioco di parole), tra personaggi a mio avviso disegnati bene e inseriti in un preciso contesto soprattutto emotivo, viene poi inserita una storia romantica prevedibile, banale e soprattutto un po’ improbabile. Il cast è dignitoso e credo lavori molto bene (degna di nota la sempre bravissima Julia Stiles e l’interpretazione sboccata di Shirley MacLaine), molte cose sono carine, ma ripeto, lo pseudo romanticismo – soprattutto nel finale – sembra quasi voler chiudere di fretta e in maniera sciatta un discorso che invece era stato inizialmente cucito bene. Peccato.