ubuntu 11.04 freeze

Non so se vi è capitato di avere freeze ripetuti e quasi casuali con ubuntu 11.04, a me si.

Solitamente, la situazione è questa:

caso pesante:

  • il puntatore del mouse continua a muoversi
  • nessuna finestra, bottone, etc è cliccabile
  • da terminale, quando è accessibile, o in remoto, nessun kill è efficace, tranne il riavvio di X  (sudo /etc/init.d/gdm restart)
  • a me il blocco è sistematico se clicco sulla rubrica di twinkle, a volte com programmi java

Beh, cercando in rete, pare che la soluzione sia, almeno nel mio caso, disabilitare opengl VBlank (vedi schermata allegata)

ubuntu freeze howto opengl vsync

dettagli:

http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1744428&page=5

-Install Compiz Settings Manager:
Code:

sudo apt-get install compizconfig-settings-manager

-Go to OpenGL plug-in & uncheck the Sync to VBlank option.

altre manifestazioni

  • appare lo screensaver perchè il pc è inattivo da un po’ di minuti
  • si prova a muovere mouse o  digitare tasti, a volte fa mettere la password, ma non si sblocca
  • da terminale o da remoto, uccidendo gnome-screensaver, tutto riprende a funzionare

in questo caso, anche se qualcuno dice che basta cambiare le impostazioni di risparmio energetico, (per me non ha funzionato):

I have tried changing the Power Management Preferences, setting the Display to Never when inactive for, and setting Actions to putting the computer to sleep when inactive for 10 minutes (but I suspect that it is the Display setting that matters). My screensaver comes on after 5 minutes of no activity.

I have now gone for three days without the usual freeze even though I have been putting my laptop to Suspend at every opportunity, or letting it go to Suspend after 10 minutes.

io ho provato a  rimuovere gnome-screensaver e usare xscreensaver, basta selezionarli nel gestore di pacchetti.

vedi per dettagli http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1358946

My problem: The LCD display on my laptop wouldn’t always go to DPMS sleep. Sometimes it did, sometimes it didn’t.
I tried: All sorts of fixes including updates to xserver and gnome-power-manager … but no luck.
What I did that worked: Decided to try replacing “gnome-screensaver” with “xscreensaver”, disabling DPMS sleep in “gnome-power-manager”, and enabling DPMS sleep in “xscreensaver” … and it WORKED!

Step 1:
*Open “Administration->Synaptic Package Manager”
*REMOVE package “Gnome-Screensaver”
*INSTALL package “xscreensaver”
*INSTALL package “rss-glx”
*INSTALL package “xscreensaver-gl”
*INSTALL package “xscreensaver-data”
*INSTALL package “xscreensaver-gl-extra”
*INSTALL package “xscreensaver-data-extra”
*Close Synaptic Package Manager

Step 2:
*Open “Administration->System Monitor”
*Find the process “gnome-screensaver” and KILL it
*Close System Monitor

Step 3:
*Open “Preferences->Startup Applications”
*Find the startup application “Screensaver” and select it
*Click the “Edit” button to the right
*Replace the text “gnome-screensaver” with “xscreensaver -no-splash” and click the “Save” button
*Close Startup Applications

Step 4:
*Open “Preferences->Power Management”
*Under “AC” and “Battery” tabs, set “Put display to sleep when inactive for” to “Never”
*Close Power Management

Step 5:
*Open “Preferences->Screensaver”
*When prompted to start xscreensaver daemon, allow it
*Under the “Display Modes” tab, select SOME screensaver or select “Blank Screen”
*Below that, set the “Blank After” time to some desired time (this is how long until the screensaver activates)
*Under the “Advanced” tab, check the box for “Power Management Enabled”
*Below that, set the “Standby”, “Suspend”, and “Off” times to some desired time (this is how long until the monitor shuts off. In my case, I just set all the fields to the same time … 5 minutes)

That SHOULD be it! It fixed all the problems with my display not doing DPMS sleep, AND it gave me a lot of nice screensavers to choose from. Hope this works for you! =)

ciclabile alzaia naviglio grande, scooter di notte (3 volte)

altro scooter di notte, 14 giugno 2011 23:30

foto dello scooter da lontano

altro scooter di notte, 14 giugno 2011 23:30
lo scooter mi sorpassa, faccio in tempo a riprenderlo da lontano, si vede appena, e poi sparisce dietro la curva

Aggiornamento del 16/6

Purtroppo spesso non riesco ad estrarre il telefonino velocemente, veloce come un cowboy con la sua pistola, e il video è un po’ inutile, mi sono perso l’avvicinamento, e l’ho ripreso solo un attimo mentre si allontanava. Rimane giusto una testimonianza che anche questa sera, giovedì 16 giugno 2011, uno scooter mi ha incrociato la strada andando da corsico verso milano.

La prossima volta, che tanto purtroppo ci sarà, adotterò una differente strategia

Aggiornamento del 22/6

e invece non ho avuto ancora la prontezza, stavo parlando con degli amici! uff…

(questo va da milano a corsico, incontrato al km 1 circa )

vogalonga 2011

foto di paola, parte 1

foto di Philippa

molte foto di una remiera di burano

video ufficiale della manifestazione 2011

calle gambara

Decisamente non ci siamo annoiati.

Arriviamo col treno da Milano centrale, dopo un breve panino nel bar della stazione, da dimenticare.

Sul treno facciamo un po’ di conoscenza con Philippa, da Cambridge, che appena arrivata in canottieri è stata subito reclutata da Sergio. Ritagliamo un tappetino da yoga e ricaviamo vari cuscinetti per i sedili della barca: si prospettano più di 3 lunghe ore a remare, potrebbe essere utile.

Arriviamo alle 22:40, la squadra si disperde in 3 alberghi, chi a Mestre, chi vicino alla stazione, io e Paola da amici alle fondamenta nuove. Appuntamento sabato mattina presto in bucintoro per provare la yole, e per i 3 maschietti, per provare la prima vogata di punta in assoluto!

Sabato

Alle 9 (more or less) ci ritroviamo alla bucintoro, dove incontriamo Sebastiano, il barcaiolo del club, che, compreso di aver davanti 3 principianti nella vogata di punta, e 4 nell’uso della yole, preoccupato, si dilunga in un’ora di spiegazioni sulle regole da seguire per non distruggere la barca. Lo scafo di 3 mm di legno è del 1970, il moto ondoso, il traffico di barche grosse (traghetti, navi da crociera alte 11 ponti o come si dice, moto taxi, …) bla bla… Insomma, ce la mette giù dura. Come se non bastasse, per prendere la yole ci sono problemi logistici, un’altra yole a 8 è davanti alla nostra, quindi altra ramanzina sul fatto che le barche sono già disposte per l’uscita di domenica, non si possono spostare perchè c’è un ordine di uscita preciso e spedito a tutti, etc…Moltiplicate il tutto per 2 poichè dopo arriva anche Paolo, l’altro barcaiolo, e ci ripete tutto da capo!

Alla fine riusciamo a convincerli, spostare le barche si rivela UCAS (ufficio complicazioni affari semplici), la barca sembra decisamente più leggera delle nostre 4 in vetroresina. Riusciamo a mettere la barca in acqua e a non morire o romperla nel tentativo.

Timono io (MAI provato prima!): schivate 2 navi e 3 vaporetti, ci portiamo nel canale della giudecca dove c’è il mare più liscio. Prima che venga a piovere io e Paola ci diamo il cambio al timone, e così remo finalmente anch’io! Che bella la vogata di punta!

Torniamo appena in tempo per evitare un mega temporale, noi e yole sani e salvi, e molto più confidenti nell’avvenire. Non i barcaioli, che scommetteranno 100 euro fra di loro per il nostro affondamento durante la vogalonga.

Ci facciamo consigliare un posto dove prendere uno spritz e dove pranzare: dopo lungo e litigioso consulto tra barcaioli, capo del club etc, viene fuori dall’urna il cantinone schiavi e l’hostaria barbarigo. Al cantinone doppio giro di spritz e cicchetti (tipo le tapas, degni di menzione e di bis: porri e patè di tonno, baccalà, gamberetti in saor), al barbarigo altri cicchetti e grandiosa pasta di mare, saluti al nostro oste, ex canottiere bucintoro con 7 vogalonga alle spalle, pur quasi nostro coetaneo, e saluti anche al cane wesley!

cantinone schiavi

barbarigo e il nostro oste

wesley

davanti a bucintoro

la squadra

la squadra con la yole dentro bucintoro

canottieri bucintoro

Domenica

Sveglia alle 6, solita scarpinata per venezia fino a bucintoro. L’aria è frizzante, il silenzio rilassante e piacevole di una città già normalmente senza auto, e a quest’ora del mattino anche senza brusio di turisti. Abbiamo il privilegio dei calli tutti per noi, e vediamo l’insolito spettacolo dei trasportatori che un po’ come in marocco girano per queste stradine,  ancora con i carretti per rifornire i negozi, dopo aver raccolto le merci nelle piccole darsene dove la barca ha lasciato un mucchietto per ciascun cliente.

Siamo tutti all’erta, i nervi pronti, come una vera squadra prepariamo i remi sul pontile e ci fasciamo le mani contro i calli e le abrasioni, prepariamo i viveri nella barca, e via, verso l’avventura! Primo secondo in barca, primo errore: io timono, ma non capisco le indicazioni del barcaiolo e ci avviciniamo pericolosamente al molo!

Miglioriamo con la pratica: ci portiamo al centro del canale davanti a San Marco, dove godiamo del variopinto spettacolo di migliaia di barche pronte a partire, tutte colorate ed in festa: da canottaggio, voga alla veneta, kayak e canoe, barche vichinghe con il tamburo per dare il tempo, come in ben hur.

Finalmente il colpo di cannone dà il via, e con grande emozione tutti gli equipaggi iniziano a muoversi. Noi cerchiamo un equilibrio fra una buona andatura e la salute della yole, ma non si riesce ad andare molto veloci, e le mie indicazioni spesso sono “go stop” per evitare di tamponare.

La parte che costeggia S.Erasmo è abbastanza stretta, siccome non abbiamo avuto la malizia di partire davanti a tutti, ci godiamo il paesaggio. Capitan Philippa ci dà il passo, non sbaglierà una remata in tutto il giorno (maligni dicono che una volta abbia sbagliato anche lei 😉 ). Paola è preoccupata di non farcela e ogni tanto fa segni di rallentare il ritmo, ma è più un fattore psicologico, poi spingerà per accelerare. Sandro perfetto e potente, Gio – Cary preciso ed elegante. Equipaggio perfetto fino a Burano. Siamo in mezzo alle case colorate dei pescatori (e ai campanili storti), e già a metà percorso, in tempi ottimi, circa 1h30′, accostiamo per un breve ristoro e Paola mi dà il cambio (un po’ le spiace) al timone.

La posizione del timoniere è decisamente sfigata, mi fanno male i muscoli delle gambe per essere stato ranicchiato così a lungo. Inizio remando piano, e poi Sandro e io ci scateniamo un po’ nel tratto di mare “aperto” che porta fino a Murano.

Ci meravigliamo della bellezza di Murano, remiamo piano per stamparcelo per bene in mente, e poi raggiungiamo la vicina Venezia, dove all’ingresso a Cannareggio ci accoglie la folla festosa. Ci sentiamo come se fossero tutti lì per noi, e ci godiamo gli applausi.

Passiamo sotto il ponte dei tre archi, nel canal Grande sotto Rialto, ancora applausi e folla, è meraviglioso. Rischiamo la yole (più volte) e la vita (non nostra, ma di un Caimano che vuole festeggiare  nuotando nel canal grande proprio oggi ) ma festanti arriviamo al traguardo, dove dal podio ci lanciano le medaglie!

Ora a cuor leggero torniamo in bucintoro, dove ci aspetta la mangiata finale, nel museo della remiera, e dove ci accolgono i nostri barcaioli dicendo:

S (barcaiolo1): “Siete già qui?”
P (barcaiolo2 a barcaiolo1): “Mi devi 100 euro! Aveva scommesso che sareste affondati!”

San Marco

Burano

Ritorno

Arrivati a Venezia

ubuntu ripristinare zoom

siccome sul nuovo ubuntu 11.04 non andava più il comodo zoom, per ripristinarlo ho seguito questi suggerimenti

http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1762091&page=2

passo 0: installare CCSM

For anyone else experiencing this problem (assuming you have Compiz Config Settings Manager (CCSM) installed on your system), just do the following:

1. Open up CCSM.

2. Go to the Utility section (which is an option found on the left-hand pane of the CCSM window).

3. Open the Mouse position polling plugin settings page.

4. Set the Mouse Poll Interval to a value less than 10 (I set mine to ‘1’, and it works flawlessly).

If your Enhanced Zoom Plugin is not already enabled, you will have to enable it and manually set the shortcut keys/mouse buttons for the Zoom In and Zoom Out settings.

NOTE: For my system, Button4 worked for scrolling up/away from me (Zoom In), and Button5 worked for scrolling down/toward me (Zoom Out).

 

le configurazioni per me:

linux su vecchio portatile – addio puppy, w debian

lxde su debian su asus celeron 450

puppy linux install

ho appena ricevuto in regalo un vecchio asus L7200 celeron 450 con 64MB di ram e 6GB di hard disk, e ho provato ad installare subito linux

a proposito, se qualcuno ha una ram come questa http://www.memoryx.net/asusxah256.html è il benvenuto!

data l’esigua dotazione hardware (no scheda di rete, 1 sola usb), cerco una distro leggera che veda la chiavetta wifi

DSL

provo DSL (damn small linux)

DSL è basata su knoppix, è leggera, ma l’ambiente grafico è molto spartano, e soprattuto è basta sul kernel 2.4 e la chiavetta wifi non va a meno di  deliri: compilare driver per quella versione del kernel etc. Non ne ho voglia!

Puppy

provo Puppy

questa bella distro leggera ha un desktop piacevole, ha tutto, la chiavetta wifi funziona, ma è pensata evidentemente da un folle e fa di tutto per sabotarmi l’installazione

sul sito ci sono solo istruzioni per chi parte e continuerà ad usare windows, che si dovrà tenere, presumo, perchè io avrei abbandonato molto prima se non fossi testardo come un mulo

il simpatico installer, lanciato di suo, non va mai, si blocca sempre su qualche passaggio sconosciuto, ha delle finestre con testi lunghissimi che poco invogliano a proseguire l’installazione, ma tranquilli, anche se cliccate sul tasto giusto, probabilmente non riuscirete ad installarlo, come è successo a me.

alla fine uso la cara e vecchia console.

la procedura che ho dovuto seguire è questa:

1
creare partizioni, con

cfdisk /dev/hda

creo la partizione di root e una di swap

2
lanciare procedura guidata puppy installer, frugal install
la procedura copia su /dev/sda5 i suoi files, e poi lascia all’utente la creazione di un menù di grub

3
lanciare grub install dal menù grafico
-creazione menu grub default
-aggiunta sistema linux farlocco (poi lo cambio a mano)
-installa grub sul MBR

4
rimontata partizione root
mount /dev/sda5 /mnt/sda5

a questo punto ho visto che sulla partizione /dev/sda5 c’è la dir /boot/grub

modificato a mano /mnt/sda5/boot/grub/menu.lst
copiato il menu suggerito dal frugal installer come prima voce di boot (prima di quella farlocca creata dal menù grafico)
reboot sul nuovo sistema!

setup puppy

la prima cosa che puppy fa è la configurazione del nome del pc, ora, timezone, tastiera, network

bene, dico io, peccato che la rete ora non vada!

setup wifi

ci sono n mila menù di setup del wifi, ne beccassi uno che funziona!

simple network setup -> non permette di mettere la chiave wep ascii

network config -> non permette di mettere la chiave wep (nè ascii nè hex)

ho allora modificato a mano (e vai di console) il file di configurazione di network config in

/etc/network-wizard/wireless/profiles/NUMERODELLINTERFACCIA.conf

e ho messo dentro

KEY=""

la mia chiave ascii

KEY="BAUBAUBAUXXX"

a questo punto la rete è andata!

nb: per farlo a mano:
iwconfig wlan0 mode managed
iwconfig wlan0 channel 4
iwconfig wlan0 essid "CITS_BURGO123"
iwconfig wlan0 key s:METTERE_QUI_LA_CHIAVE_WEP_ASCII
#ascii key altrimenti usa hex
iwconfig wlan0 up
dhcpd wlan0

ottimo tutto, peccato che al reboot non abbia salvato un cazzo.

direi che mi sono rotto il c…. e passo a debian !

Debian

beh, che dire, linux x antonomasia
mai tradito da una debian.

anche stavolta, netinstall, menù testuale, facile, pulito.
per complicarsi un po’ la vita ho scaricato senza saperlo la versione purista, senza firmware propietari, e quindi mi è toccato poi scaricarmi i firmware per la scheda di rete e piazzarli a manina dentro /lib/firmare
poi lui con calma si è installato tutto e ora sto x provare lxde

w debian

Memorabilia: Doppia poesia omerica per la laurea di Carmine

una perla di un po’ di anni fa

de Carmenis ingeniis
di Lioius et Citsus

traduzione di lio e cits

odissea
Musa, quell’uom di multiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
Gittato l’aureo politecnico libecolo;
Che città vide molte, Siena tra esse spicca,
e delle genti L’indol conobbe; delle
muliebri pure, ma del cor ne sofferse l’affanni:
di cotante conobbe ma ninguna lo fermo’.

iliade
Cantami, o Diva, del lambiaside Ugo
l’ingegno ‘si pronto, che infinite
addusse gioie ai suoi compagni,
quando il legger diploma raggiunse:
mai più pel lungi studiar un diniego
neppur se di sera e a lungo tazzar volle
ma solo un lamento: mi aspettano al lavoro!
del naviglio ha l’odore
e il sapor del panettone
il suo sangue da vero lumbard!
Di lunghi studi un ricodo passato
soltanto un timido foglio da rimirar
80 l’ingegno, 29 i natali
come li ardui sostenuti esami
egli oramai se l’è squagliata
e al poli giammai tornar vuole
il capo ha volto, ora mi aspetto,
altre imprese ma non d’intelletto
addormentarsi non anela piu’ sui libri
ma su ben altri dolci pendii.
Alla lambiaside  dimora al vespero si recava
col fido e cromato rosso destriero
la via novara di Sirene e Phroci
impavido sfidava: non il riposo
gli tendeva candide braccia
impegno notevole  seppur
di altra razza l’avito desco
gli destinava: giammai lieve
dal materno forno fu piatto sfornato.

la banca dei narcos

373 miliardi di dollari è quanto riciclato attraverso una sola delle
banche USA dai narcotrafficanti
ma il segreto bancario è più importante della lotta al crimine, e la
banca paga solo una multa ridicola

in fondo articolo sui paradisi fiscali, che non sono svizzera e
lussemburgo, ma …

l’originale in inglese
http://www.guardian.co.uk/world/2011/apr/03/us-bank-mexico-drug-gangs

il pdf in italiano, 1.1 Mb tratto da “internazionale”
http://www.gambaraalcoolica.it/uploads/la%20banca%20dei%20narcos%20internazionale%2020110428.pdf

articolo lungo ma molto interessante, vi consiglio di leggerlo quando
avete tempo

gita di pasqua, in bici in svizzera, verso lucerna, basilea, reno

non mi spiego come mai i percorsi lungo i fiumi siano sempre in salita…

le previsioni del tempo hanno influenzato le scelte per il weekend lungo, e siccome in Svizzera davano tempo migliore che in Italia, dopo opera di convincimento verso il compagno di avventure Riccardo, sono partito con lui alla volta di Lucerna.

percorso completo http://maps.google.com/maps/ms?msa=0&msid=210426799281175871546.0004afe85ca62044861d8

sabato 23/5/2011

percorso: http://goo.gl/maps/dxMT

Arriviamo al S.Gottardo, fila pazzesca all’imbocco del tunnel, decidiamo che visto il bel tempo è l’ideale partire da qui. Pacheggiamo l’auto subito dopo il tunnel, a Erstfeld che è la prima fermata del treno attiva (in svizzera c’è la ferrovia quasi ovunque, ma in molti posti il treno non effettua più servizio).

Da lì montiamo le bici e le borse, e partiamo per la prima tappa verso Lucerna.

Prima del lago passiamo da Altdorf, la cittadina dove Guglielmo Tell ha dato inizio all’indipendenza della Svizzera scoccando la sua freccia.

Arriviamo poi al lago, anche detto lago dei quattro cantoni. Il lago è meraviglioso, costeggiamo il lato est che nel suo primo tratto, fino a Brunne, ricorda molto il nord del lago di Garda, anche per le gallerie (senza rischiare di morire come sulla gardesana e le sue gallerie!).

Siccome l’unico albergo aperto nel paese sperduto sul lago era di lusso, 185 CHF a notte, optiamo per il comodo campeggio di Merlischachen, proprio sul lago,  gestito da uno dei pochi svizzeri simpatici (il conteggio finale dice: 3 svizzeri simpatici + 1 un po’ troppo  invadente alla stazione  🙂  )

Lucerna: stupenda città, secondo me la più bella della Svizzera, da punto di vista estetico: molti monumenti antichi, spicca il famoso ponte e anche i palazzi moderni non stonano, come ad esempio il nuovo monumentale palazzo (delle esposizioni?) sul porto. Strane abitudini sociali, si beve lungo il lago, con liquori e birre portate da casa, ma sabato alle 11 a letto!

domenica 24/5/2011, Pasqua

percorso: http://goo.gl/maps/0Ydv

verso Basilea, tappone da 120 km.

Al mattino tempo bruttino, di notte ha piovuto varie volte e in tenda faceva freddino. Io me la sono cavata bene, supervestito e nel sacco a pelo (estivo), Riccardo, che non l’ha portato, si è avvolto nei teli che aveva, svegliandosi infreddolito.

Non c’è il sole, quindi tergiversiamo un po’ cercando un posto dove fare colazione, ma è tutto chiuso, è Pasqua. Poco distante un market del benzinaio è aperto e qui troviamo di tutto per la colazione e ci riforniamo anche per il pranzo.

Mattina: Lucerna, visita veloce da fuori al museo dei trasporti (ingresso caro, 28 CHF, e soprattutto non abbiamo molto tempo, Basilea ci aspetta). Stupendo.

Tardo pomeriggio,  arriviamo ad Aarau (la capitale del Cantone Argau). Subito dopo, quasi a fine percorso, già circa 90 km fatti, ci coglie un’indecisione: se fare la super salita da Aarau (384m) a  Shafmatt (810m) che sale in appena 4 km. La facciamo, ma a fine giornata e con le borse la fatica si fa sentire. Una birra alla fine della discesa ci rappacifica col mondo. Arriviamo a Basilea giusto per il tramonto, alle 20 circa, e cerchiamo l’ostello dove si dorme: YMCA (sì quello della canzone) !!!

Basilea: molto mitteleuropea, molto ordinata, seppure è una città di confine (3 confini) e importante porto commerciale (col battello sul reno, le merci viaggiano da e per Rotterdam)

lunedì 25/5/2011, pasquetta

percorso: http://goo.gl/maps/O4De

Dal centro di Basilea, attraversiamo il fiume Reno, in direzione del versante tedesco, dove c’è una ciclabile che costeggia meglio il fiume rispetto a quella svizzera. A darci indicazioni una signora che racconta di aver pedalato anche lungo tutto il ticino fino alla foce del Po! Costeggiamo i margini della foresta nera, fino a Stein.

Treno da Stein fino a Zurigo: in attesa della coincidenza, rapido sguardo alla città, molto viva e moolto più monumentale, tantissima folla, gente vivace che passeggiava sulla rive del lago facendo grigliate e picnic, prendendo il sole, etc.  Sembrava un po’ l’italia

Arrivo a Erstfeld, smontiamo le bici e le sistemiamo nell’auto, che ci fa la sorpresa di non partire. Abbiamo lasciato la lucina di servizio accesa, e ora ci tocca (mi tocca, Riccardo sta alla giuda) pure spingere!

Cibo: c’erano dei buoni wurstel con salsa di cipolle (basilea) e rosti (un po’ ovunque, una specie di frittata con patate)

Nota dolente sono i costi:  2x o 3x rispetto all’italia (pizza 20 chf, il kebab 8, treno 150 km 50 chf, albergo fuori scala)

foto (di riccardo)

link alle piste ciclabili svizzere, ciclabile nazionale numero 3, da sud a nord, con cartografia e altimetria: http://www.veloland.ch/it/routen_detail.cfm?id=20813

 

ps: ne aprofitto per segnalare le peggiori piste ciclabili: http://bicisnob.wordpress.com/2011/04/24/la-ciclabile-piu-corta-del-mondo/