Gita in bici sul naviglio grande

Bel sabato di bici con capitan Philippa, Cary, Sandro

Partenza dalla canottieri, formazione:

Sandro con zaino e mountain bike di taglia un po’ piccola, che gli costrerà un po’ di fatica extra, ma tanto è giovine e forte
Cary: con bici da passeggio d’epoca nera, per mantenere lo stile intatto, con borsa di pelle (gli ecologisti stiano tranquilli: pelle ecologica)
Philippa: mtb portato direttamente da Cambridge, e miniborsettina sottosella
Cits: attrezzatura da cicloturista, ma solo una borsa laterale

Prima tappa: Abbiategrasso, raggiunta in scioltezza
decidiamo quindi di andare verso nord ed esplorare il tratto del naviglio grande che non abbiamo mai visto.

Lo spettacolo ci ripaga: sponde ricche di vegetazione, stupende ville molte delle quali rimesse in sesto ed usate per ricevimenti, castelli


Il canale non ci sembra molto adatto alla navigazione in barca da canottaggio, non di sicuro verso monte, per via della corrente e di alcuni salti che causano turbolenze preoccupanti

Pausa caffè davanti al castello di Robecco, poi una imbeccata di un simpatico signore ci indirizza verso la trattoria Italia, a Bernate Ticino, dove per 10 euro mangiamo primo, secondo vino e caffè compresi!

Dopo il relax, torniamo verso Abbiategrasso, con pausa alla cascina – azienda agricola Rivolta, a S. Maria in campo, Albairate, dove gustiamo un ottimo gelato e compriamo dei formaggi locali

Il caldo e l’afa si fanno sentire, e mentre pedaliamo verso l’abbazia di Morimondo, incontriamo un papà con due bambini che fanno il bagno nel naviglio di Bereguardo, e l’idea ispira un tuffo dal ponte anche a noi!
Da anni volevo togliermo lo sfizio di un bagno nel naviglio, l’acqua era davvero pulita e ci ha rinfrescato a puntino. Mi sono sentito come da ragazzo quando andavo a fare i tuffi alle cascate di Domaso, la stessa sensazione liberatoria, dal caldo e dalla fretta.

A Morimondo, incontriamo ancora Alessandro con i bambini, e con lui ci fermiamo a bere una birra artigianale al chiosco di Thomas, appena fuori dalle mura.

Poi corriamo a casa, prima che l’acquazzone ci colga!

Davvero una giornata di altri tempi, mi sono sentito immerso in una bella gita di metà 1900

foto: http://www.gambaraalcoolica.it/gallery3/index.php/gita-in-bici-sul-naviglio-grande

link a foto e percorso:
http://www.sports-tracker.com/#/workout/cits74/cj6kgaatah236hbd

appello per la liberazione di Francesco Azzarà

Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città. Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.
EMERGENCY ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.
Un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

cits in partenza

alla fine si parte, certo che se per andare in ferie si deve lavorare il doppio prima e dopo, mi viene da pensare che non ne valga la pena.
Quando torno so che ne vale sempre la pena.
L’unico peccato, lasciare Milano nel suo massimo splendore, deserta, vivibile, clima perfetto.
Il ciclista che è in me ne soffre, ma sia, andiamo all’avventura.
A presto.
Cits