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Direi che ne mancano giusto un paio:
Il ciclista alternativo: Quello che usa la bici perchè nun c’ha l’auto. usa la bici come mezzo di trasporto, che ritiene più comodo e flessibile di qualsiasi altro mezzo in città. Alternativo perchè ha comprato la bici in un posto alternativo quale il mercatino delle pulci, da un tipo molto alternativo che ha assicurato che la provenienza del velocipede è ovviamente alternativa alla catena di distribuzione dei negozi motivo del basso costo e del fatto che ricorda la bici che il vicino non trova più ed infine il ciclista di solito non ha molte alternative o la bici che si presenta come un accrocchio di pezzi, il cui ‘unico pezzo di valore è il lucchetto della catena, se c’è o il famoso TPTP (Tacco Punta Tacco Punta).
Il ciclista da corsa: Quello che si alza all’alba è si veste con colori sgargianti per farsi vedere meglio e scorazza sulle statali od altre vie ad alto scorrimento incurante dei pericoli… tanto lui va veloce. Una sotto categoria di questa tribù può essere trovata in ogni parco cittadino.
Variante del ciclista da corsa è quella del Ciclista Sognatore: questo ama buttarsi giù da colline ad alta velocità bardato come un novello cavaliere, peccato che la collina sia il Monte Stella, per cui ci vuole molta fantasia a pensarla come collina per il Down Hill. Ci si metta che il massimo delle difficoltà solitamente è schivare podisti, passeggiatori della domenica o proprietari di cani con animale annesso.
Queste un paio di quelle che mi vengono in mente