Come tutti i film italiani di un certo tipo l’ho trovato un po’ lento nei ritmi, ma confermo con ciò che mi dissero altri: è un film molto intelligente!
È sbalorditivo il VERITIERO ritratto di una generazione senza spina dorsale, che non vuole invecchiare, affogata tra frustrazioni personali che portano all’incapacità di saper gestire se stessi e quindi ancor meno i figli, parte di una generazione invece più veloce e paradossalmente più emancipata proprio per il loro ritornare a valori passati. Dal “genitore ragazzino” a chi si abbandona retoricamente e in maniera ipocrita a pensieri pseudo-social-cultural-eco-solidali che non generano altro che mostri, è splendida la carrellata di padri e madri totalmente incapaci nel prendersi le loro responsabilità.
Di personaggi simili ne ho conosciuti davvero molti e il loro ricordo sottolinea il realismo con cui nel film ogni aspetto grottesco è ahimè così drammaticamente legato alla realtà, così come reale è la voglia di prendere a sberle i figli e ancor prima genitori.
Coi ritmi non ci siamo, ma è un film che davvero merita la visione.
PS: Lola Ponce è sempre un bel vedere!