Livido thriller poliziesco, basato sugli enigmatici eventi di un artista serial killer “un po’ particolare”.
Il film mi è piaciuto. Adoro gli attori (un ottimo Willem Dafoe e un sempre grande Peter Stormare) e il tono livido generale del film. Credo che molti lati si potevano approfondire di più. Si poteva dare più spazio alle immagini degli enigmi visivi. lasciando più spazio al pubblico per poterci “giocare” durante lo scorrere della trama. Anche la caratterizzazione dei personaggi è un po’ stentata e raffazzonata e molte cose vengono date per scontate. Capisco il voler non rivelare subito molti aspetti – anche riguardo il passato del protagonista – ma si ha a volte la spiacevole sensazione di non aver capito un cazzo per troppi tasselli mancanti, rivelati solo in conclusione. Inizialmente sì ha quasi l’impressione di assistere al secondo atto di un precedente episodio non ancora visto.
Al di là di ciò mi sento comunque di consigliarlo. Non è un cult movie, ma merita di essere visto, anche per il suo non cadere nelle solite banalità gratuite che generalmente film di questo tipo regalano.
PS: il film mi da da pensare… l’artista serial killer potrei essere io tra qualche anno se non esco dal mio sclero!