Allora eccoci qui,
a fare un report delle due giornate splendide che ho appena trascorso, cioé quelle che mi hanno consentito di "riscuotere" il mio regalo di Natale nelle giornate di lunedì 26 e martedì 27: ovvero un volo andata e ritorno sul jumpseat del Dornier328 da parte del mio grandissimo amico "Neil" , FO (First Officer) di una nota compagnia italo-austriaca (diciamo così).
La cosa è stata resa ancora più speciale dalla presenza del comandante F. , (ex militare che ha posato il sedere su quasi tutti i caccia NATO "pre-Eurofighter" in circolazione) che ci ha deliziato con qualche ricordo e qualche dettaglio riguardo l’Aeronautica MIlitare Italiana (prese parte anche alla commissione strage del Cermis) rendendo il volo molto più "ricco" grazie ad alcune sue preziose delucidazioni. Un grazie anche a R. , assistente di volo carinissima e simpaticissima che ci ha deliziato della sua presenza, non solo sul volo.
Il tutto è iniziato in aeroporto a Malpensa, dove nei secondi precedenti all’imbarco noto la presenza di due Hostess di Eurofly, una delle quali (sicuramente dotata di "contacolpi") voleva scroccare un passaggio verso Trieste con la collega un po’ rozza e sboroncella che le suggerisce di usare la solita balla dell’ "accordo tra le due compagnie": "ma che t’emporta, anche se er volo è piÈno, je disci ar comannante se te fà stà in cabbbina de pilotaggio. Tanto è un volo AZ (Alitalia) operato da loro e te devono da fà salì!". Inutile sottolineare come il volo non era AZ, e soprattutto non c’è nessun accordo tra le due compagnie. Inutile sottolineare quindi come ci abbia messo un misto di piacere e sadismo nell’intromettermi nella discussione dicendo "sono spiacente signore, ma il jumpseat è già occupato". Avessi avuto la macchina fotografica in mano…
Arriviamo al Dornierino. Porgo il Trolley al ragazzo che lo mette in stiva mettendomi in coda al "trenino" di persone come consigliato da Neil (pe-pe-pe-pe-peee gasamentoooo). Salgo e dopo tutti i sorrisi e i saluti entro nel piccolo cockpit, gasato al 1000% di N1 unito al piacere sincero di volare nuovamente assieme a Neil, grande amico, pilota che stimo e colui che mi ha permesso per la prima volta di volare – anche con mano – un aereo GA (mitico PA28 "Mike November" ex Bresso aec). Entro, subito dietro le mie gambe alzo il piccolo "poggia chiappe" e apro il suo relativo "schienalino". La porta è proprio a filo delle mie spalle. Neil mi spiega velocemente come usare l’oxigen mask e R. mi porge gentilmente il giubbotto di salvataggio. Indosso le cuffie con microfono appese alla mia sinistra, che mi consentono di parlare e di ascoltare le comunicazioni in frequenza.
Non posso che notare la bellezza e la chiarezza dei display e della strumentazione che Neil mi mostrerà poi completamente una volta in crociera. Ho sentito molti elogiare il Dornierino da questo punto di vista e finalmente posso notarlo di persona.
Checklist, briefing, clearence, messa in moto… mi godo tutto. Via per il taxi! Andiamo a beccare la solita "C", direzione 35R, passando tra 744 JAL Cargo, 767 AirItaly, 330 Livingstone e 346… enormi e bellissimi, con le luci giallastre che ne accarezzano e ne scolpiscono le forme e i volumi nell’oscurità generale di una Malpensa "in notturna".
Seguiamo la center-line verde preceduti da un Dash 8 con a bordo due crucchi un po’ impacciati. È il nostro turno: Cleared For Take-off… 80Knots, v1 e Rotate, dopo una corsa brevissima il Dornierino sale agile e stabile, mentre Neil inizia a virare a dx seguendo la SRN 9H. In prossimità delle 5NM di MMP (5 miglia dal radiofaro di Malpensa), autopilot ON e con Heading Select si inizia la virata a destra. Poi LNAV (Lateral NAVigation), col 328 che con precisione intercetta e segue la radiale 304 di SRN (Radiofaro di Saronno). Piano di volo VAKON UQ702 CHI, con livello di volo 270 (27000 piedi), "surfing the clouds", con nuvole sotto al sedere e stelle sopra la testa.
Scendiamo, e prima di arrivare CHI (Radiofaro di Chioggia), una ATC (Air Traffic Controller) con la voce da porcellina ci da un diretto ROSKA, seguito da LAGUN IPINO da cui iniziamo l’arco che ci porterà in finale. Neil mi mostra la duttilità del 328, percorrendo con facilità l’arco a 260Kts (260 nodi), riuscendo a rallentare con facilità giusto in tempo per il finale 09. Percorriamo l’arco in IMC (Instrumental Meteo Condition, praticamente in messo alle nuvole), tra i fiocchi di neve che scorrono veloci attorno all’aereo, parzialmente illuminati dalle landing light e il loro creare tante linee convergenti e prospettiche, in un dinamismo degno di un quadro futurista.
Durante la virata finale, le nubi si aprono, lasciano spazio alle luci delle strade, delle abitazioni e del calvert, che ci aspetta tra una leggera pioggerella. Neil porta giù tranquillamente il 328 sulla 09 che poi scorre veloce verso le taxiway B F diretti all’apron, con il marshal che ci aspetta allo stand 13.
La cena la passo col mio amico Neil, R. , un’altra hostess compagna di Neil e un altro FO. La compagnia è piacevole, anche il giorno dopo, sino alla sera, pronti per il ritorno.
Nulla da raccontare, tutto come all’andata, ma arrivati in prossimità di Bergamo le cose cambiano. Il cielo si apre e con quella strana sensazione prospettica riesco chiaramente a vedere la pista di Orio, Linate, la "macchia luminosa" di Milano e le due "strisce" di Malpensa. Il cielo è sgombro e riesco a vedere tutto, da Orio a Malpensa, come fossero solo pochi Km.
L’ATC ci da un SRN RIGON e arrivati a nord di Linate vedo chiaramente San siro illuminato, e tutta la zona compresa tra le torri del Dazio di Lorenteggio e lo svincolo della tangenziale di Cesano Boscone/Corsico dove io abito. L’ATC ci vettore per prua 180 che manco a dirlo ci porta proprio sopra la verticale di casa mia che riesco a vedere bene, mentre nel frattempo sentiamo in frequenza due traffici di nominativo "prova". Il CPT (Captain, il comandante) ci dice che sono due militari, facendoci notare come si senta chiaramente il loro parlare "in maschera". Virata a dx verso Novara per il finale 35R (Right), numeri tre, ci precede un 319 mentre nel frattempo i due militari vengono autorizzati alla 35L (e che te lo dico a fà).
L’avvicinamento procede senza problemi e a pochi piedi dal contatto scorgo sulla pista alcuni banchetti di nebbia che come traversine ferroviarie cavalcano la striscia d’asfalto con un effetto "zoombie" di Romero. Liberiamo al D e al DM ci fermiamo in attesa di uno dei due "prova" in atterraggio sulla 35L, curiosi di identificare di che tipo di aeromobile si tratti. Qui la nostra sorpresa: un MB339 (come quello usato dalle frecce tricolori), autorizzato poi allo stand di Aviazione Generale?!? Attraversiamo la 35L e dietro di noi atterra il secondo "Prova" che non si vede bene ma pare un AMX.
Arriviamo al parcheggio e vengo stretto tra la sensazione gasata di ciò che ho appena vissuto e la tristezza per la sua conclusione. Saluto e ringrazio tutti, il mio amico neil in primis, il CPT e R. la Hostess. Il BUS mi aspetta, dopodiché… a casa! A fare un bilancio di questi due brevissimo giorni, sicuramente non posso che sottolineare la bellezza del Dornierino. Agile, veloce, confortevole e un’avionica da 320! Ottime le persone che mi hanno accompagnato e che ringrazio, oltre al "sedere" di beccarmi anche un 339 in finale a MXP!
Che dire… sensazioni che per un appassionato di volo sono impagabili ed ineffabili! Spero a breve di poter aggiungere al racconto qualche filmatino, anche se in bassa risoluzione.
Grazie Neil, sei un fratello,
Diego!