Il Big Team colpisce ancora!

Sabato scorso il “Big Team” ha colpito ancora.

Abbiamo aiutato Seba a prendere una camera da letto all’IKEA (armadio, letto, comodini e “chi più ne ha più ne metta”), a portarla nella sua “nuova” casa e a montarla (come si fa con le donne che si conoscono in estate previo check su un Cits MODE OFF).
Mi viene a prendere Seba sotto casa, in compagnia di suo fratello e Cits, destinazione IKEA, dove abbiamo incontrato successivamente i “Seba Parents”.
Le stronzate piovono sin da subito inducendomi a pensare: “iniziamo bene”.
Arriviamo all’IKEA dove ci aspetta un giro dell’edificio che sembra esser stato progettato da Max Mosley, cioé un circuito cittadino misto stretto, condito da maiale brade che decidono di portare i loro mariti/fidanzati/amici di sabato all’IKEA, con ovvi intenti sadomaso!
Dopo aver fatto registrare il miglior tempo al piano superiore ci dirigiamo a quello inferiore, dove tra l’altro ai box del settore “mobili” ci aspettavano i genitori di Seba. Attraversiamo la sezione “tappeti” dove tra un muccato e uno zebrato scorgiamo una mandria di maiale brade al pascolo, sembrava un safari trasmesso da Geo & Geo. Ce la fate da soli ad immaginare le battute, no?

Incontriamo i genitori di Seba, che hanno inizialmente scrutato con non poca sopresa questa Armata Brancaleone, sottolineata da qualche timido “wella… che squadra!”
Prendiamo subito in mano la situazione e carrelli alla mano ci dirigiamo verso gli scaffali “self service”. Io parto a cercare i pezzi, Cits in “Enginnnner Mode On” già inizia ad incazzarsi perchè sul foglio c’è scritto “scaffale” e non “corridoio”, Seba che ci seguiva dicendo “ragazzi calma” e il fratello Lorenzo che bradipava dietro a noi. Arriviamo ad uno dei pezzi da raccogliere, 3 colli matrice xxx, con Seba che prende un cartone e dice “minchia se pesa questo, quanti sono?”, rispondo: “tre”… e giù di tre scatole. In cassa scopiramo l’arcano, poichè non abbiamo preso tre pezzi (cioé tre appendi abiti d’armadio) ma tre scatole da venti ciascuna! Sistemata la cosa con il cassiere da un Neuro e mezzo, ci dirigiamo alla consegna pezzi dall’altra parte vicino all’uscita, evitando quei cazzo di rappresentanti ambulanti che di chiedono di firmare un cambialone per salvare il mondo. Non li cagava nessuno, ma così nessuno da da rivolgersi addirittura alla guardia giurata all’uscita! “They stay at the fruits!”
Dopo una BREVISSIMA attesa – preleviamo gli altri pezzi, così leggeri e poco imgombranti da richiedere due carrelli abbinati e quattro persone per riuscire a trascinare la “combo” sul montacarichi. Carichiamo il tutto a velocità McGiver e con perfezione professional, dirigendoci poi alla Seba House. Una volta arrivati scarichiamo e iniziamo a portare su la roba, tra cui le spalle degli armadi che, viste le dimensioni, ci tocca trasportare a mano per le scale. Faccio ricorso alla solita tecnica imparata facendo il mobiliere (tecnica detta “schiena dritta”): inizio a salire le scale con la spalla dell’armadio sulla schiena dritta, come obelix con i menir. Il padre di Seba mi vede salire al secondo piano (poi tre visto che siamo partiti dall’interrato) e con un certo sconcerto mi dice “ragazzi siete dei muli”. Io pensavo “cazzo non ha visto quando ho portato su la porta blindata a casa di Francy/Caccia”. Seba e Cits decidono di provarci in due. Sto per scendere le scale quando sento “no speta.. girà qui, no lì… adesso,… vai, no Seba porcodio…”, insomma… alla fine ce l’hanno fatta anche loro anche se per l’ultima Cits ha deciso proficuamente di usare la tecnica giusta.
Iniziamo con il montaggio che procede in egual misura su tutti i pezzi: prudenza e attenzione sul primo seguito da una perfetta e veloce catena di montaggio su tutti i pezzi uguali e seguenti. Verso mezzogiorno con un caldo dell’ostrega e una fame della madonna decidiamo di andare a mangiare.

Seba ci porta in un ristorantino molto carino nella provincia sud-ovest milanese a ridosso di un giardino altrettanto carino, laghetto compreso, faceva proprio la sua bella figura. Fine e dall’aria piacevole. Entriamo con Cits che subito entra in trance per l’odore di cozze fresche presente nel salone ben illuminato ed apparecchiato. Ognuno di noi era quasi tentato di “rimaner leggero” per il seguente prosieguo dei lavori (perché non mi crede nessuno quando lo dico?) quando Seba esordisce con: “che facciamo… iniziamo con uno gnocco fritto e tagliere misto di salumi?”. Feeeeega…! Ovviamente contando che Seba ha deciso di pagare in risposta all’aiuto dato, per educazione non rifiutiamo.
Alla fine del tagliere tutto procede liscio con le nostre portate, tra cui le cozze di Cits a cui non ha potuto resistere visto l’odore iniziale.
Ad un certo punto sento “Slurp, slash, chomp champs slip slap champ…”, mi giro.. e vedo Cits che apre, lecca e ciuccia ste cozze manco fosse in ginocchio sotto ad un tavolo a cui siedono Eva Henger, Selen e Silvia Saint! Seba lo vede e dice “aspetta, ti faccio vedere come mangiano le cozze i francesi!”. A me già veniva da ridere quando Seba mostrava a Cits come prendere una cozza, usando il guscio di un’altra come pinzetta. Cits fa il primo tentativo che dura sì e no due secondi sfogando poi un “Seba ma vaffanculo” e ritornando al suo porno amatoriale.
Il pranzo procede come di consueto, terminando con il solitò caffè e grappino e fumata nel giardino esterno. Abbiamo mangiato e BEVUTO bene, così decido di darmi allo sport, sedendomi nell’altalena presente nell’aerea giochi del giardino. Mi intimano tutti di rinunciare vedendo il gancio di ritenzione che scende di due centimetri sotto i miei settantasei chili, optando quindi per un altro “sport”… la RANA!
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A cazzate finite passiamo a casa dei genitori di Seba, dove per non offendere accettiamo un altro grappino e dove scarichiamo Lorenzo, poltronato all’ennesima potenza. Io Cits e Seba torniamo al lavoro, dove Fenomeni come al solito, “ci abbiamo dato dentro di brutto”! A fine giornata avevamo completato tutto l’armadio a quattro moduli con due ante scorrevoli e la struttura del letto matrimoniale, ma non solo… il tutto comprende anche una scappata a casa di Tano che aveva chiesto se gli cambiavamo la batteria della macchina, così brasata che non avrebbe fatto funzionare neanche un telecomando!
La serata – con l’aggiunta di Lioi – conclude con un gelato in Marghera, con Cits che si pregustava la domenica successiva in montagna, io che mi pregustavo la domenica successiva da fancazzista davanti al GP e Seba che si pregustava la domenica successiva finendo i lavori a casa sua.
Che dire… altro da aggiungere? Sì! Seba il giorno dopo torna a finire i lavori e alzandosi tira una craniata sullo spigolo della finestra che lo porta poi al ponto soccorso! AHAHAHAHA…
Questo sì che nei lavori è usare la testa! 😀
Diego.

12/13/14 settembre, festa dei crotti in val chiavenna

ricordo l’imperdibile evento, nel corso del quale, come ogni anno, si possono gustare i pizzoccheri della val chiavenna e formaggi, salumi e i vini della zona, conservati nei caratteristici crotti.
dai ci andiamo?

http://www.sagradeicrotti.it/

mappa: http://www.sagradeicrotti.it/Home.jsp?pagina=5